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Oglerio. Monaco cistercense, maestro nel dialogo

Matteo Liut mercoledì 10 settembre 2014
La via verso la santità passa anche attraverso una paziente opera di mediazione, perché, pur mantenendo salda la rotta della verità, gli uomini possano incontrarsi e camminare assieme. Quello del beato Oglerio è l'esempio di un'infaticabile servizio al dialogo per favorire la comunione all'interno della Chiesa ma anche all'esterno. Era nato a Trino, non lontano da Vercelli, nel 1136 e nel 1153 entrò tra i cistercensi nell'abbazia di Santa Maria di Lucedio; fu ordinato sacerdote nel 1261. Nel 1184 fu eletto l'abate Pietro II e Oglerio divenne il suo più stretto collaboratore anche in molte delicate missioni di pacificazione compiute per conto dei Pontefici. Nel 1205 Oglerio divenne abate, continuando l'opera di mediatore. Morì nel 1214.Altri santi. Sant'Agabio di Novara, vescovo (V sec.); san Nicola da Tolentino, sacerdote (1245-1305). Letture. 1 Cor 7,25-31; Sal 44; Lc 6,20-26. Ambrosiano. 1 Pt 3,18-22; Sal 83; Lc 17,7-10.