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Milano viaggia a due velocità

Italo Cucci martedì 7 febbraio 2017
Milanin Milanon: come fosse rinato Emilio De Marchi, cantore dell'eccellenza meneghina, anche le cronache sportive s'accordavano all'inno di rinascita della Capitale Morale, dall'Expo allo Sky Line verdeggiante, dall'arte alla cultura che restituivano alla città un ruolo europeo e fascinoso, tale da richiamare brame e quattrini cinesi. Finalmente, ritrovata la Milano vera, non solo da bere, ecco anche il calcio degno di lei: il Milan fresco di Supercoppa strappata alla Juve, l'Inter rinvigorita da Pioli (scusate il ritardo dovuto a De Boer, anche se sua è la vittoria sulla Juve), finalmente il campionato ritrova le tradizionali protagoniste. Non tutti ci hanno creduto (io ad esempio credo ancora in un'Inter da Champions) e tuttavia hanno cominciato a trarne vantaggio le Grandi del Sud, Napoli e Roma, inutilmente intese per anni a far guerra alla Signora con alleati minori e di poco peso, come la Samp e il Sassuolo. La nuova Unità d'Italia pallonara - la Santa Alleanza - è tuttavia durata lo spazio di un girone, o poco più. Il Milan 2017 s'è presto disfatto per carenza di campioni negati a Montella dalle Ombre Cinesi, mentre ormai il Cavaliere per sentirsi in corsa va in Frecciarossa. L'Inter ammazzasette s'è offerta alla Juve in tutto il suo nuovo splendore, impensierendola, e tuttavia, ferita dalla spingardata di Cuadrado, s'è ripiegata su se stessa, fino a esibire Palacio, simbolo di un eroismo smarrito, eredità di una squadra viavia ridimensionata per tecnica e agonismo: come dire «abbiamo dato tutto». Pioli ha aggiunto alla dolorosa pagina di sconfitta soltanto la tradizionale accusa di favori arbitrali concessi alla Signora proprio mentre stava per rinascere un rapporto di reciproca stima fra Milano e Torino. E adesso si può cominciare a vedere all'orizzonte il sesto scudetto juventino: perché Napoli e Roma sono rimaste senza gli alleati milanesi, gli unici che potevano sorreggere i loro sogni tricolori. Che sia bastata la folgore di Cuadrado è un altro degli insolubili misteri del calcio.