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Filippina Rosa Duchesne. Mettersi in gioco in mezzo ai lontani

Matteo Liut sabato 18 novembre 2017
La vera rivoluzione è stare ai confini, mettersi in gioco in mezzo ai lontani. Ce lo ricorda santa Filippina Rosa Duchesne, una religiosa vissuta a cavallo di due secoli e di due continenti. Era nata a Grenoble nel 1769, fin da giovane coltivò il sogno della missione: nel 1787 entrò nel convento della Visitazione ma il 1789 segnò la fine di questa esperienza. Nel 1801 si unì alla Società del Sacro Cuore fondata da Maddalena Sofia Barat. Nel 1818 riuscì a partire per l'America: arrivò in Louisiana per aiutare gli immigrati francesi. A 70 anni si gettò in una nuova avventura: una missione in mezzo ai nativi Potawatomi. Il suo sogno si realizzava, ma a causa della salute malferma dovette rinunciarci circa un anno dopo. Morì a St. Charles nel 1852; è santa dal 1988.
Altri santi. Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo; beata Carolina Kozka, vergine e martire (1898-1914); beato Grimoaldo della Purificazione, religioso (1883-1902).
Letture. Sap 18,14-16;19,6-9; Sal 104; Lc 18,1-8.
Ambrosiano. Ez 3,22-4,3; Sal 129; Eb 5,1-10; Mt 10,1-6 / Lc 24,1-8.