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Maurizio, Candido, Essuperio, Vittore. Soldati della legione tebea, eroi della fede in Gallia

Matteo Liut martedì 22 settembre 2020
Il cristiano è da sempre un “eroe”, un testimone coraggioso che sa di andare controcorrente, alle volte sfidando solo delle vuote mode culturali che si oppongono ai valori del Vangelo, altre volte subendo la violenza di chi vorrebbe mettere a tacere la loro voce. I martiri sono coloro che hanno saputo rimanere saldi nel loro credo fino alla fine, come fecero nel III secolo i soldati della legione tebea, che, pur svolgendo con dedizione i loro doveri da militari, rifiutarono di rinnegare la propria fede. Maurizio, Candido ed Essuperio appartenevano a questa la legione reclutata in Egitto: durante la spedizione verso la Gallia, giunti nei pressi di Agaunum (nel cantone svizzero del Vallese), essi rifutarono di compiere un sacrificio agli dei e fuggirono. Raggiunti dai commilitoni vennero però decimati. Il Martirologio ricorda assieme a loro anche il “veterano Vittore”. Altri santi. San Silvano di Levroux, eremita (I sec.); sant’Ignazio da Santhià, religioso (1686–1770). Letture. Pr 21,1–6.10–13; Sal 118; Lc 8,19–21. Ambrosiano. Gc 3,1–12; Sal 38 (39); Lc 18,35–43.