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Matteo. Da esattore delle tasse a testimone del vero amore

Matteo Liut martedì 21 settembre 2021
Seduti al nostro personale «banco delle imposte», assorti nella mille nostre preoccupazioni quotidiane, spesso non ci accorgiamo di chi si accosta a noi con una proposta alternativa e ci offre una vita nuova. Ma Gesù, proprio come fece con san Matteo, non ci lascia lì, non si fa intimorire dal nostro distacco o dalla nostra superficialità: ci cerca da lontano, ci chiama e stravolge la nostra esistenza. Levi era un esattore delle tasse, un uomo del potere, di certo mal visto dal popolo, eppure Cristo scelse proprio lanciando così un messaggio rivoluzionario: Dio cerca i più lontani per farne i suoi testimoni. E la risposta di Levi, Matteo, non si fece attendere: si alzò e abbandonò tutto per seguire quel maestro che l'aveva affascinato con una semplice parola. I gesti, gli sguardi, le parole cambiano e aprono a un futuro diverso, fatto di speranza e amore per il prossimo. Tutto il passato acquisisce una luce nuova, proprio come fa l'Antico Testamento nel Vangelo di san Matteo, che lega e intesse tra loro tra le vicende di Israele e quelle di Cristo. Mancano i dati biografici su san Matteo, ma secondo la tradizione morì martire.
Altri santi. San Giona, profeta (VIII sec. a.C.); sant'Alessandro di Roma, martire (II sec.).
Letture. Romano. Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13.
Ambrosiano. At 1,12-14; Sal 18 (19); Ef 1,3-14; Mt 9,9-17.
Bizantino. Ef 5,20-25; Lc 3,23-4,1.