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Orsola e compagne. Martiri a Colonia, volti della purezza

Matteo Liut martedì 21 ottobre 2014
Le vergini cristiane sono l'immagine della purezza della fede: ogni atto di violenza nei loro confronti è stato letto dalla tradizione come un aperto attacco a tutto il messaggio evangelico. Così è anche per Orsola (IV o V secolo), la cui vicenda ci giunge solo in una versione leggendaria, ma non priva di valore storico e teologico. Il dato certo è legato a un'iscrizione rinvenuta a Colonia proprio nella chiesa dedicata a questa vergine e martire. Il racconto agiografico, invece, la vuole figlia di un re bretone, partita da casa assieme ad altre undici vergini per andare incontro al re pagano cui era promessa. Il futuro marito avrebbe dovuto convertirsi al cristianesimo per poterla sposare e così avvenne a Roma, ma sulla strada del ritorno le vergini furono martirizzate proprio a Colonia.Altri santi. Sant'Ilarione di Gaza, abate (291-372); beato Piero Capucci, religioso (1390-1445). Letture. Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38. Ambrosiano. Ap 1, 9-20; Sal 95; Mc 3,13-19.