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Maria Bertilla Boscardin. Testimone di speranza da malata con i malati

Matteo Liut mercoledì 20 ottobre 2021
Testimoni di luce nelle sofferenza dell'umanità, veri eroi dell'amore in un mondo ferito e assetato di pace, i cristiani, oggi più che mai, sono chiamati a prendersi cura delle sorelle e dei fratelli. Una cura di cui fu icona vivente santa Maria Bertilla Boscardin, religiosa vicentina. Nata in una famiglia contadina nel 1888 a Brendola (Vicenza), nel 1905 con l'aiuto del parroco entrò nelle suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Santissimi Cuori, prestando poi servizio da infermiera nell'ospedale di Treviso. A 22 anni fu operata a causa di un tumore, iniziando il proprio percorso di testimonianza cristiana anche da malata. A causa della Grande Guerra fu poi mandata a Como, dove, però, dovette affrontare molte incomprensioni da parte dei medici e delle sue superiore, che da infermiera la "degradarono" a semplice inserviente in lavanderia. Tornò poi all'ospedale di Treviso, riprendendo il proprio servizio accanto ai malati nonostante l'aggravarsi della malattia. Morì nel 1922, all'età di 34 anni ed è stata canonizzata da Giovanni XXIII l'11 maggio 1961.
Altri santi. San Vitale di Salisburgo, vescovo (VIII sec.); beato Jakob Kern, sacerdote (1897-1924).
Letture. Romano. Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48.
Ambrosiano. Ap 1,10;2,12-17; Sal 16 (17); Mc 6,7-13.
Bizantino. Col 3,17-4,1; Lc 9,44-50.