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Maratona in carrozzina grazie agli «spingitori»

Quinto Cappelli martedì 1 maggio 2018
«È stato uno dei giorni più belli della mia vita. Quando faremo un'altra maratona così?». Non aveva ancora tagliato il traguardo della quinta edizione Rimini Marathon, svoltasi domenica a Rimini con 8mila partecipanti, che Nicola Fabbri, 33enne in carrozzella dalla nascita, già esprimeva il desiderio di ripetere «la bellissima esperienza». Infatti, ha partecipato per la prima volta alla maratona riminese, che ha come ospiti fissi anche il raduno nazionale di "Spingitori di carrozzelle", dieci per ogni ragazzo disabile, conducendo a turno le carrozzelle da Rimini a Riccione e ritorno, lungo la spiaggia. Erano dodici i disabili provenienti da tutta Italia, seguiti dagli "spingitori".
Nicola Fabbri di Rocca San Casciano, una cittadina di 2mila abitanti sulle colline di Forlì, non stava più in carrozzella per la contentezza, esprimendo a incontenibili gesti «la grande gioia del cuore». Spinto per 42 km e 195 metri a turno dal fratello maggiore Mattia, dagli zii Danilo Fabbri e Stefania Bosi e da altri sette amici suoi o di famiglia, mentre il babbo Oriano faceva l'assistente in bici e la mamma Mirella lo aspettava in ansia al traguardo, Nicola ha vissuto «emozioni indimenticabili», come ha raccontato ai genitori al traguardo, dopo una corsa di 5 ore, 38 minuti e 30 secondi.
Conclude l'assessore allo sport di Rimini, Gian Luca Brasini: «È stato un grande giorno di festa per i disabili, le loro famiglie, gli spingitori, gli organizzatori e perfino per gli 8mila maratoneti partecipanti».