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Malati oncologici, più veloce l'assegno di invalidità e accompagnamento

Vittorio Spinelli martedì 15 maggio 2018
In coincidenza con la XIII Giornata nazionale del Malato Oncologico (Roma, 17-20 maggio), l'Inps scioglie i lacci della burocrazia e agevola per i malati oncologici la liquidazione dell'assegno di invalidità. A questo, in genere, nelle condizioni di legge segue l'indennità di accompagnamento.
In pratica l'Istituto di previdenza cancella i tempi, spesso diversi mesi, che separano il primo accertamento sanitario della patologia dal concreto pagamento degli assegni. Cambia ora la vecchia procedura per passi successivi (ben 5 iniziando da medico di base, Asl ecc.), così che la pratica per l'invalidità si attiva già al momento della diagnosi, grazie ad un "certificato oncologico introduttivo" compilato dallo specialista oncologo e trasmesso direttamente all'Inps con un apposito canale telematico. Con questo documento vengono acquisiti tutti gli elementi necessari alla valutazione medico-legale già durante il ricovero o la cura presso le strutture sanitarie e si evitano ai malati, spesso in condizioni di fragilità, ulteriori esami o accertamenti specialistici.
Questa particolare tutela dei disabili oncologici, che assorbono circa il 28 % delle prestazioni di invalidità civile, è oggetto di un Accordo tra l'Inps, la Regione Lazio e gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri, presentato l'8 maggio scorso, valido a titolo sperimentale fino a tutto il 2019 e finalizzato a semplificare le procedure nel Lazio e sul territorio nazionale.
Accompagnamento. Più facile anche la concessione dell'indennità di accompagnamento ("accompagno") per tutti gli invalidi civili che hanno compiuto i 65 anni e che hanno ormai superato l'età lavorativa. Anche per questa prestazione l'Inps riduce i tempi di liquidazione, che in genere si aggiungono a quelli non brevi di una pratica di invalidità civile. Viene cioè anticipata la raccolta delle informazioni necessarie per l'accompagnamento, cosa che di norma avviene soltanto a conclusione della fase degli accertamenti sanitari.
L'Inps ricorda che le pensioni agli invalidi civili sono automaticamente sostituite dall'assegno sociale al compimento dei 65 anni. Da quest'anno però l'età è aumentata a 66 anni e 7 mesi (la speranza di vita). Malgrado l'aumento, l'Istituto di previdenza agevola anche le domande di accertamento sanitario presentate in base al vecchio requisito anagrafico (ad esempio, 65 anni e 7 mesi compiuti tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017). La semplificazione è attiva dal 9 maggio e riguarda per il momento le sole domande presentate tramite i Patronati, presso i quali il requisito dell'età è accertato direttamente dagli archivi Inps.