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Giovanni I. Mai usare la fede come arma politica

Matteo Liut venerdì 18 maggio 2018
Guai a coloro che dovessero anche solo pensare di usare la fede come arma politica: il Vangelo, pur essendo lievito sociale, è un patrimonio universale e per questo nel dibattito pubblico nessuno può rivendicarne il possesso. San Giovanni I, che fu Papa tra il 523 e il 526, fu un vero garante di questa profonda libertà evangelica. Di origine toscana, divenne Pontefice in un momento in cui i rapporti tra Teodorico, re degli Ostrogoti regnante in Italia, e l'imperatore d'Oriente, Giustino, si erano fatti tesi. Il sovrano goto costrinse il Papa a recarsi a Costantinopoli perché convincesse Giustino a ridare le chiese sottratte agli ariani. Il viaggio rinsaldò la comunione tra Occidente e Oriente ma Giovanni decise di non sottostare completamente alle richieste di Teodorico. Questo gli costò l'incarcerazione al ritorno: morì in prigione a Ravenna nel 526.
Altri santi. San Dioscoro di Alessandria, martire (III-IV sec.); sant'Erik IX, re di Svezia (XII sec.).
Letture. At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19.
Ambrosiano. Ct 7,13a-d.14;8,10c-d; Sal 44; Rm 8,24-27; Gv 16,5-11.