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Francesca Saverio Cabrini. Maestra per gli orfani, apostola in mezzo agli emigrati italiani

Matteo Liut giovedì 22 dicembre 2022
Tutti dobbiamo prenderci cura dei migranti perché in essi è custodita l’immagine dell’intera umanità, da sempre in cammino lungo i sentieri dell’esistenza alla ricerca della felicità e dell’Infinito. In questo percorso verso una vita migliore abbiamo tutti bisogno di compagni di viaggio che ci sostengano nei momenti più difficili. Una missione che santa Francesca Saverio Cabrini fece propria fino in fondo, facendosi testimone del Vangelo in mezzo agli emigrati italiani in America. Ecco perché oggi è la patrona di tutti i migranti. Nata a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) il 15 luglio 1850, Francesca era rimasta orfana e aveva desiderato di entrare in convento, ma la sua salute malferma non glielo permise. Maestra diplomata, accettò la proposta del parroco di prendersi cura dell’orfanotrofio di Codogno, curando però il sogno di potersi dedicare alla missione sull’esempio di Francesco Saverio. Il vescovo di Lodi le propose di fondare una congregazione missionaria e così nel 1880 nascevano le Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Fu Leone XIII, poi, a suggerire alla Cabrini di seguire la via dei migranti italiani verso l’America. Nel 1889 partiva verso il Nuovo Continente, dove creò 67 opere tra asili, scuole, collegi, ospedali, orfanotrofi, laboratori. Morì a Chicago nel 1917 e il suo corpo fu traslato a New York. È santa dal 1946. Altri santi. Sant’Ischirione di Alessandria, martire (III sec.); sant’Ungero di Utrecht, vescovo (IX sec.). Letture. Romano. 1Sam 1,24-28; 1Sam 2; Lc 1,46-55. Ambrosiano. V feria prenatalizia “dell’Accolto”. Rt 3, 8-18; Sal 106 (107); Est 8, 3-7a. 8-12; Lc 1, 67-80. Bizantino. Eb 7,1-6; Mc 10,17-27. t.me/santoavvenire