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Madre Teresa santa e Francesco: echi di santità, e malinteso gigante

Gianni Gennari martedì 6 settembre 2016
Madre Teresa santa, ieri tra tanti ("Libero", pp. 1 e 15) un singolare pensiero a firma Fosca Bincher: «Santa Madre Teresa meritava qualcosa di più». L'A. è credente e col nome vero scrive in genere con chiarezza, anche quando non sei d'accordo. Stavolta però il suo malinteso è gigante.Raccontato il fascino molteplice della neo-Santa anche per uomini lontani, poi esprime così quel «qualcosa di più» che Essa meritava e non le è stato dato. Lei alle sue novizie raccomandava: «Non entrerai nella Congregazione per metterti al servizio dei poveri, ma per appartenere completamente a Gesù». Chiarissimo programma. Ma ecco subito: «Invece Papa Francesco ieri ha messo l'accento sull'aspetto sociale e perfino politico della vita di Madre Teresa». Così egli avrebbe tolto a Madre Teresa quel «qualcosa di più» che meritava, mettendo il «servizio ai poveri» in alternativa all'«appartenenza completa» a Gesù!Questa l'accusa, motivo fisso di tante critiche a Francesco: abbassa Gesù di Nazareth a profeta di giustizia, e sostituisce l'adesione a Lui con la prossimità attiva per gli ultimi… Che dire? Amare Dio opposto, o anche solo estraneo ad amare il prossimo? È la negazione dell'essenza del Vangelo! E non solo: anche la negazione del messaggio delle Dieci Parole! No: servire i poveri è "appartenere" nei fatti a Gesù! È Gesù stesso che corregge l'errore: «Quello che avete fatto all'ultimo di questi piccoli lo avete fatto a me». La lezione di quel passo solenne di Matteo 25 è - lo ha detto più volte Francesco, ma non lo ha certo inventato lui - «il nucleo cui tutto si riduce». La salvezza cristiana, salvezza universale, la vita eterna stessa ha questa dichiarazione di identità. Santa Teresa di Calcutta, come tutti i Santi, lo ha capito e vissuto in pieno e papa Francesco non le ha sottratto niente.