Rubriche

“Love dilemma”, l'amore banalizzato

Andrea Fagioli venerdì 2 febbraio 2018
Martina ha 17 anni e a differenze delle sue amiche non ha mai fatto l'amore. La sorella maggiore la mette in guardia: «Devi aspettare il ragazzo giusto». Camilla, liceale rimandata in greco, deve rinunciare alle vacanze con il fidanzato Dario. Resta sola in città con l'amico Andrea di cui, a un certo punto, non capisce se si è innamorata. Giorgio ha 18 anni e il suo migliore amico Edo ha una sorella di 16, Adele, di cui Giorgio si innamora, ma non sa come dirlo a Edo per paura di perderlo come amico. Sono queste le prime storie raccontate da Love dilemma, la serie al debutto questa settimana su Real Time, in onda dal lunedì al venerdì alle 13,20, ideata da Simona Ercolani e prodotta da Stand by me per Discovery Italia con la regia di Claudio Pisano. I dilemmi amorosi sono tratti da racconti pubblicati da giovanissimi autori (tra i 15 e i 19 anni) sulla piattaforma on line Wattpad dove è possibile scrivere e condividere storie di varia natura tra cui quelle d'amore. Tutte le puntate (per ora 20 episodi di 30 minuti) sono interpretate da giovani attori che hanno la stessa età dei protagonisti dei racconti. Ogni volta si affronta un dilemma del tipo “Amore o amicizia?” che si conclude sempre con un aforisma stile Baci Perugina. Nel caso specifico tratto da Guido Rojetti: «Amicizia e amore... la distanza che separa le guance dalle labbra». E come vuole l'attuale politically correct non mancano nella serie storie di amori omosessuali che rispondono al dilemma: “Qual è il mio orientamento sessuale?”. Ma quello che lascia maggiormente perplessi è che in questi racconti non vengono mai poste questioni etiche o morali. Per di più nel gioco finzione-realtà si inserisce un elemento nuovo rispetto ai reality e anche alle docufiction. Nel primo caso sono le persone reali a fare tutto: a farsi seguire dalle telecamere e ogni tanto a “confessarsi” guardando negli occhi il telespettatore attraverso l'obiettivo. Nel secondo caso, alle persone reali resta solo la “confessione”, mentre la loro storia è interpretata da attori. Nel caso di Love dilemma sono gli attori a fare tutto, compresa la “confessione” davanti alle telecamere, realizzata per di più con la tecnica dei videoblog in stile youtuber molto cara ai ragazzi tanto da sembrare ancora più vera e ingenerando un'ulteriore confusione tra finzione e realtà.