Rubriche

Angelo dAcri. Linguaggio semplice preghiera e umorismo

Matteo Liut martedì 30 ottobre 2018
Lucantonio Falcone è santo dal 2017 ma la sua eredità spirituale ha attraversato tre secoli, testimoniando la necessità per la Chiesa di sapersi fare compagna dell'umanità dentro la storia, con un linguaggio che la storia possa comprendere. Nato ad Acri (Cosenza) il 19 ottobre 1669, a 19 anni decise di entrare tra i Cappuccini, ma decise di sospendere il percorso formativo per tre volte. Arrivò infine alla professione religiosa a Belvedere Marittimo, prendendo il nome di fra Angelo. Nel 1700 venne ordinato prete a Cassano all'Jonio, dedicandosi alla predicazione in numerose località del Regno di Napoli e usando un linguaggio semplice per farsi capire da tutti. Secondo i biografi dovette subire non pochi attacchi da parte del maligno, che lui affrontava con la preghiera e l'umorismo. Morì ad Acri il 30 ottobre 1739 e fu beatificato il 18 dicembre 1825.
Altri santi. San Marciano di Siracusa, vescovo e martire (I sec.); beata Benvenuta Boiani, vergine (1255-1292).
Letture. Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21.
Ambrosiano. Ap 12,13-13,10; Sal 143; Mc 10,17-22.