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Lily va a scuola inno alla vita

AA. VV. giovedì 4 settembre 2014
C'è una legge in Inghilterra e Galles che ha sollevato e continua a sollevare molte polemiche. È quella che permette di abortire un bambino fino alla ventiquattresima settimana di gestazione, praticamente fino al sesto mese di gravidanza. Sì, sesto. La legge è vecchia, risale infatti al turbulento anno 1967, e vani sono stati nel recente passato i tentativi di modificarla. Gli appelli ad abbassare il limite, anche solo fino a venti settimane, sono stati tanti e giunti da vari podi, religiosi e non, ma niente da fare. Finchè qualche mese fa qualcosa nella percezione del pubblico è cambiato dopo che la Bbc ha trasmesso immagini di bambini nel grembo materno di dodici, quattordici settimane, perfettamente formati e di altri due partoriti alla ventiseiesima settimana che sono sopravvisisuti contro ogniprevisione. Uno di questi si chiama Lily e ha oggi cinque anni e ha appena cominciato la scuola. È una bambina bella, sana e solare, ma quando è nata pesava poco più di mezzo chilo e i medici l'avevano data per spacciata. Quegli stesso medici che alla madre avevano detto che anche se la bambina fosse sopravvissuta in futuro avrebbe avuto problemi tali da costringerla all'assistenza sanitaria per tutta la vita. Invece Lily non ha bisogno di nessuna assistenza e per capirlo basta dare un'occhiata alle foto di qualche giorno fa pubblicate sui giornali britannici che la ritraggono mano per mano con la mamma, sorridente, con le trecce lunghe e in divisa da scolaretta eccitata all'idea del primo giorno di scuola.