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Lezioni: liti laiciste e sconsolate

Gianni Gennari sabato 5 aprile 2008
"Lezioni". Ieri su "Repubblica" (p. 1) Tony Blair analizza una ad una le opinioni, anche molto correnti, per cui la religione ostacola civiltà e progresso e le smonta mostrando che esclusa ogni variante corrotta ed estremistica che punta al potere ed alla discriminazione tra gli uomini la religione, soprattutto quella cristiana, è fattore portante della cultura e della civiltà moderna. Per caso è quasi una replica alla lezione dell'allegro Fernando Savater " "La Stampa", 3/3, p. 31: "Le religioni non sono come Carla" " che bacchettava Zapatero come traditore, perché aveva affermato che più si conoscono le religioni tanto più si apprezzano come fonte di dialogo vicendevole. Era offeso, Savater: ma allora noi atei sbagliamo tutto? No, sentenziava: a me ateo è bastato conoscere più da vicino un po' di religione cristiana per lasciarla felice ai bacchettoni: ci riempiano il vuoto che hanno in testa! Per lui, maschilmente galante " ecco il titolo " la religione non è come Carla Bruni, che più la vedi da vicino più la apprezzi" Che dire? Che spiace pensare che Savater non abbia letto, stesso giorno ("L'Unità", p. 13) la bella lezione del Dalai Lama sulla "religione mezzo di pace che aiuta sempre", purché non manipolata e usata per altri scopi, e sulla crescita nel mondo di oggi di una sete autentica di "spiritualità". Toh! Il Dalai Lama con Tony Blair, e Zapatero e Savater a litigare tra loro. E da noi? Sconsolati sul "Manifesto" (3/4, p. 11: "Elezioni, la laicità non è più in programma") quelli dell'Uaar (Unione atei agnostici razionalisti). Visto che laicità per loro è antireligione, Uaar! Magari fosse vero!