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Letture tristi e amare: numeri senza verità e veleni riciclati

Gianni Gennari martedì 17 dicembre 2019
Dare i numeri: capita spesso, e non solo in senso metaforico e allusivo. E così sul “Foglio” ieri (p. 2) «Dove va l'obolo» li trovi con attribuzione a Roberto Raja, noto come esperto di «giorno per giorno», libri di storia, ma questa volta anche di conti vaticani. Stavolta soldi, e soldi del Vaticano, che per lui dicono varie cose, non tutte esemplari. Leggi, infatti che i «credenti cattolici di tutto il mondo» destinano al Papa una somma grande, ma che «solo il 10 per cento... è usato per opere di carità». La fonte di Raja è il “Wall Street Journal”, roba seria! Giornale di numeri, che in questo caso dimostrerebbero che la fiducia dei «credenti cattolici» nel Vaticano di papa Francesco sarebbe in calo, con allusioni anche a pagine che parlano di “Giudizio universale” e affermano che «il 20 per cento (dell'obolo) sarebbe tenuto fermo nei depositi». E da allusione ti viene in mente un'altra allusione: come lo stolto che ha sotterrato i talenti nella parabola evangelica. L'ultimo “numero” della pagina è 1871, anno in cui Pio IX istituì, l'obolo, per sostenere il Papa nella sua azione. Questa è la carità del Papa per i poveri e con i poveri, per la Chiesa e nella Chiesa. Ma qualcuno la Chiesa non la conosce, eppure ne parla. Magari come di una holding. E questo è tradimento dei fatti. Con l'ausilio di qualche veleno. Come sul “Fatto quotidiano” ove, sempre ieri (16/12, p.9), torna a fiorir la (p)rosa di Marco Marzano, che vorrebbe riciclare in un colpo solo tutte le calunnie del passato contro Jorge Mario Bergoglio oggi papa Francesco in relazione ai tempi della dittatura militare argentina, anche quelle già più volte smentite dallo stesso autore: Horacio Verbitsky. Veleno, appunto. Sulla scia di calunnie e falsità seminate negli anni. Dimostrate tali, cioè false e calunniose, anche dal gran lavoro di documentazione su queste pagine... Che tristezza!