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«Lettere dal fronte» per gli Enti pubblici

Vittorio Spinelli martedì 27 dicembre 2022
È in corso negli uffici dell’Inps una vasta operazione che investe tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche, dalla più estesa delle Regioni fino al più piccolo dei Comuni, insieme a tutte le strutture della scuola, della sanità e degli altri numerosi enti di pubblico servizio. Migliaia di uffici pubblici, tutti accomunati dall’aver denunciato un pagamento di compensi a soggetti iscritti alla Gestione separata per le collaborazioni e secondo l’Inps non tutti in regola con i relativi versamenti pensionistici. Se non fosse perché imposta dal decreto “Milleproroghe” n. 228 dello scorso anno, l’iniziativa dell’Istituto di previdenza appare come una delle rare “lettera dal fronte” pervenuta ai familiari dopo molti anni (l’ultima, nella cronaca, di un soldato della Seconda guerra mondiale, dopo 76 anni). Non diversamente si presenta l’attuale comunicazione dell’Inps per il recupero di contributi, pur senza sanzioni, dovuti da una pubblica amministrazione nella qualità di committente di collaborazioni, operazione
che viene fatta risalire al 1996 (sic). L’Inps tiene a precisare di aver inviato a ogni ente interessato una nota sulla situazione debitoria per versamenti omessi «per ogni singolo periodo mensile dall’entrata in vigore dell’obbligo contributivo nella Gestione separata» (messaggio 4521/2022), cioè a partire dal 1° aprile 1996, vigente l’antica aliquota del 10%, in barba alla prescrizione quinquennale allegramente saltata dal decreto Milleproroghe. Non solo, ma trascorsi ventisei anni da quel lontano 1996 durante i quali negli uffici pubblici si sono avvicendate schiere di funzionari e impiegati e molti non più in servizio, viene richiesto un bizantino e faticoso riscontro di antiche documentazioni cartacee, solo in seguito sostituite dall’avvento delle procedure telematiche. Sono esenti dal recupero le situazioni con provvedimenti giurisdizionali passati in giudicato. Welfare Inps. Nella veste di ente di welfare, l’Inps offre sussidi scolastici per l’anno 2021-2022, per la frequenza dall’asilo nido fino a corsi accademici in Italia e all’estero, per gli orfani dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane e dell’ex istituto Ipost, deceduti in attività di servizio o nello stesso mese del collocamento a riposo. Il bando di concorso è sul sito Inps. La domanda deve essere inviata entro il 31 dicembre. © riproduzione riservata