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LaF: Lezioni d'autore con il prof. Baricco

Andrea Fagioli mercoledì 1 dicembre 2021
A primo colpo sembra non ci sia niente di più antitelevisivo delle Lezioni d'autore in onda il lunedì alle 21,10 su laF (canale 135 di Sky). Il programma si apre su uno studio essenziale, con pochi oggetti, dopo di che una persona da sola parla per quasi un'ora. E a poco servirebbero gli effetti di luce e l'alternanza delle telecamere se questa persona non rispondesse al nome di Alessandro Baricco. Con lui, in effetti, le cose cambiano: nel suo modo di raccontare si avverte un certo fascino, diventa facile farsi prendere dalle sue parole della letteratura (nel caso specifico leggerezza, ferocia e pazienza), dalle citazioni di Dickens, Salinger, Conrad e Bernhard per spiegarci che leggere non è solo un modo per passare il tempo, per ingannare la noia o il dolore, bensì per portarci via qualcosa di utile per la vita. Dopo Baricco, lunedì sera, è stata la volta di Eva Cantarella, storica, giurista e sociologa, che con i suoi 85 anni, sia pure portati splendidamente e con una lucidità invidiabile, finisce per avere meno appeal del collega scrittore. Ecco allora intervenire le immagini e una presenza di supporto in studio. Ma la sua lezione sulla discriminazione delle donne, che trova le radici nell'Antica Grecia, resta di per sé interessante. Cantarella spiega che la nostra civiltà occidentale ha un debito enorme verso gli antichi greci i quali, però, ci hanno lasciato in eredità anche l'insano principio che la donna sia per natura inferiore all'uomo. Un'idea che trova sviluppo nei racconti tradizionali dei miti e in alcuni poeti incredibilmente misogini. Dai loro scritti a oggi sono passati più di duemila anni. La parità formale tra uomo e donna, almeno in Italia, è stata raggiunta .«Ma per la parità sostanziale – conclude Eva Cantarella – ci vorranno almeno altri cento anni».