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LaF, così Balzano viaggia fra i “Prof”

Andrea Fagioli martedì 17 settembre 2019

Con l'inizio di questa settimana, la scuola è ripresa in tutte le regioni d'Italia ad eccezione della Puglia dove la prima campanella suona domani mattina. Di pari passo la tv sta mettendo in campo diversi programmi ad hoc di cui avremo modo di parlare anche nei prossimi giorni. Intanto, partiamo con Prof - La scuola siamo noi in onda da ieri sera alle 21,10 su LaF (Sky 135). In quattro lunedì racconterà otto storie di mezz'ora ciascuna. La prima è stata girata a Ostia, in una scuola unica nel suo genere, l'Asilo del mare, dove la metà delle ore si svolge in spiaggia o nel bosco, ma sempre all'aria aperta. Il fondatore e coordinatore dell'asilo è il maestro Danilo Casertano, che si è ispirato alle scuole danesi. La seconda storia arriva da Savona e racconta di una professoressa di lettere, Sabina Minuto, tra le prime in Italia ad adottare il Writing and reading workshop, una metodologia americana che incoraggia gli studenti a leggere in classe e ad esprimersi attraverso la scrittura. Così ha trasformato una classe di aspiranti meccanici in un manipolo di lettori e poeti appassionati. A condurre le inchieste è Marco Balzano, scrittore, genitore e insegnante, convinto che oggi l'insegnamento sia attraversato da un'energia nuova con insegnanti che sfidano le tradizioni e hanno il coraggio di immaginare una scuola diversa nei modi, nei tempi e negli spazi. Tra i metodi didattici alternativi, lunedì prossimo scopriremo che ad esempio a Firenze c'è una scuola dove si insegna Educazione affettiva con tanto di laboratorio delle emozioni. Non c'è dubbio che questo viaggio televisivo da Nord a Sud attraverso l'evoluzione della scuola italiana sia interessante non tanto per la tecnica, che è quella tradizionale dell'inchiesta con interviste e relative immagini esplicative, quanto per le esperienze d'insegnamento innovative e controcorrente che vengono presentate, che restano tuttavia casi eccezionali, il più delle volte difficilmente esportabili, ma che possono funzionare da stimolo per sperimentare forme di educazione e di studio più coinvolgenti, persino divertenti, continuando a credere nel valore e nell'importanza della scuola per la formazione e il futuro delle nuove generazioni.