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Giulio Isola. Laboratorio di lavoro in un bene confiscato

AA. VV. giovedì 4 agosto 2016
È stato presentato ieri a Casal di Principe – prima assoluta a livello nazionale – il progetto «Laboratorio Nazionale per l'occupabilità», realizzato da una rete di associazioni, scuole e imprese del territorio a Casa don Diana, bene confiscato alla camorra, nell'ambito del «Piano Nazionale Scuola Digitale» del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca. L'iniziativa, per la quale sono stati investiti 650 mila euro – di cui 317.200 finanziati dal Miur e 332.800 euro di cofinanziamento dei partner – prevede una stretta partnership tra scuole, istituzioni, associazioni e imprese del territorio con lo scopo di creare nuove opportunità in particolare per i giovani e contro la dispersione scolastica. In totale in Italia sono 58 i progetti risultati vincitori del bando pubblicato lo scorso anno dal Miur. In Campania, oltre quello di Casal di Principe, sono stati finanziati altri quattro progetti per un totale di 4 milioni di euro, in particolare a Rocca Piemonte e Battipaglia (Salerno), a Grottaminarda (Avellino) e Napoli. Il «Fablab» territoriale svilupperà idee, in termini di prodotti, servizi e modelli, utilizzando nuove tecnologie messe a disposizione dalle scuole e dalle imprese; un interscambio che dovrebbe favorire anche la nascita di start up. «Il vostro progetto – ha detto il sottosegretario al Miur, Davide Faraone – ha vinto perché siete stati bravi, e non perché siete più bisognosi di altri o vivete in un'area più difficile. Siete stati bravi perché siete stati capaci di costruire una rete tra vari soggetti e di indicare prospettive di crescita del territorio».