Rubriche

Martiri messicani. La voce insopprimibile della ricerca di Dio

Matteo Liut domenica 21 maggio 2017
La libertà religiosa è un indice del grado di civiltà; un diritto che oggi è ancora sotto attacco in diverse parti del pianeta. Una ferita che anche nell'età contemporanea ha provocato migliaia di vittime: esse ci ricordano che non esiste legge umana in grado di mettere a tacere la forza del Vangelo e la ricerca di Dio. Oggi la Chiesa ricorda i martiri messicani, che furono uccisi nei primi decenni del XX secolo, per aver resistito pacificamente alla nuova costituzione introdotta nel loro Paese nel 1917. Capofila dei 25 martiri canonizzati nel 2000 da Giovanni Paolo II è san Cristoforo Magallanes Jara, sacerdote ucciso il 25 maggio 1927 a Colotlán. Nato a Totiche nel 1869, divenne sacerdote e poi parroco. Quando venne chiuso il Seminario di Guadalajara si offrì di aprirne uno nella sua parrocchia, ma il suo impegno gli costò la vita.
Altri santi. San Paterno di Vannes, vescovo (V sec.); san Hemming di Abo, vescovo (XIV sec.).
Letture. At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1Pt 3,15-18; Gv 14,15-21.
Ambrosiano. At 4,8-14; Sal 117; 1Cor 2,12-16; Gv 14,25-29.