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Gianna Beretta Molla. La tenerezza di una grande vita donata per fare spazio a una vita nascente

Matteo Liut venerdì 28 aprile 2023
Quella di santa Gianna Beretta Molla è una storia fatta di tenerezza e di cura, di coraggio e di coerenza. Ma è anche una storia di fragilità e di sofferenza, di profonda umanità e di profetica spiritualità. Nata a Magenta il 4 ottobre 1922, Gianna, decima di 13 figli, crebbe alla luce della fede cristiana. Visse tra Milano, Bergamo e Genova, dove conobbe don Mario Righetti, che fu preziosa guida spirituale. Tornata in Lombardia, studiò medicina a Milano e Pavia, laureandosi nel 1949, per specializzarsi poi in pediatria nel 1952. Nel 1954 conobbe l’ingegnere Pietro Molla: si sposarono il 24 settembre 1955. Gianna, pediatra con uno studio a Mesero, curava tutti, specialmente gli anziani o le persone sole: «Chi tocca il corpo di un paziente diceva tocca il corpo di Cristo». Gianna amava lo sport, lo sci, e la musica; dipingeva, portava a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. A Ponte Nuovo di Magenta, dove si stabilì con il marito, Gianna si impegnò anche nell’Azione cattolica femminile, continuando a curare la propria vita di fede. Dal matrimonio nacquero Pierluigi nel 1956, Maria Rita (Mariolina) nel 1957, Laura nel 1959. Nel settembre 1961, alla quarta gravidanza, scoprì un fibroma all’utero: per non morire avrebbe dovuto rinunciare alla maternità. Mettendo al primo posto il diritto alla vita, Gianna decise di far nascere Gianna Emanuela. La mamma morì il 28 aprile 1962 ed è santa dal 2004 Altri santi. San Luigi Maria Grignion da Montfort, sacerdote (1673-1716); san Pietro Chanel, sacerdote e martire (1803-1841). Letture. Romano. At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59. Ambrosiano. At 7,55-8,1a; Sal 30 (31); Gv 6,22-29. Bizantino. At 8,40-9,19; Gv 6,48-54. t.me/santoavvenire