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Isaia. La sua profezia, appello a cercare la vera giustizia

Matteo Liut mercoledì 9 maggio 2018
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova: dietro a questo appello c'è tutta la forza di sant'Isaia, forse il più conosciuto dei profeti della Bibbia. La sua voce si fece sentire nel Regno di Giuda nell'VIII secolo prima di Cristo, all'incirca tra il 740 e il 700 a.C. Nella sua opera è radicato il libro dell'Antico Testamento che porta il suo nome, anche se in realtà il testo è frutto di più mani e può essere diviso almeno in tre parti, delle quali la prima pare essere riconducibile direttamente a Isaia. Nelle preoccupazioni del profeta c'è l'urgenza di ritrovare la fedeltà a Dio: la "formula" è quella espressa nel primo capitolo con l'invito a non fermarsi ai "riti" ma a compiere gesti di giustizia. Un richiamo che mantiene tutta la sua attualità.
Altri santi. San Pacomio, abate (287-347); san Geronzio di Cervia, vescovo (V-VI sec.).
Letture. At 17,15.22-18,1; Sal 148; Gv 16,12-15.
Ambrosiano. At 28,17-31; Sal 67; Gv 14,7-14 / At 1,1-11.