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“La storia proibita”, alla ricerca dell’Arca

Andrea Fagioli sabato 28 ottobre 2023
In questi tempi si parla molto di diluvio a causa dei cambiamenti climatici e delle bombe d’acqua, non certo per un riferimento a Noè. Però può anche succedere che qualcuno si metta alla ricerca dell’Arca, convinto che esista e che il diluvio universale l’abbia spinta realmente verso il Monte Ararat dove poi sia rimasta una volta che le acque si sono ritirate. Tra l’altro, nei pressi della montagna vulcanica attualmente in Turchia, anche se rimane il simbolo principale dell’Armenia, si trova un terreno a forma di scafo. La comunità scientifica sostiene che si tratti di un’insolita formazione rocciosa, ma alcuni studiosi ritengono possa essere il relitto dell’Arca. Tra questi un certo Andrew Jones, un archeologo amatoriale, che visita e studia questo luogo da oltre vent’anni ed è il protagonista di alcuni episodi della serie La storia proibita in onda su History Channel. Nella puntata di giovedì sera («Alla ricerca dell’Arca di Noè») abbiamo visto Jones e la sua squadra di ricercatori operare con un georadar per capire se in profondità (gli scavi al momento non sono autorizzati) si possano nascondere strutture artificiali, quelle dell’Arca appunto, e non solo rocce naturali. Allo stesso tempo sono stati sentiti altri studiosi che negano la storia del diluvio come lo racconta la Genesi, sostenendo che si tratti di un mito o di una leggenda che comunque possa contenere qualche verità come una possibile inondazione catastrofica durante la quale possano essere stati messi in salvo anche degli animali. Il dibattito sta in piedi fino a un certo punto, anche perché da entrambe le parti le cose vengono prese troppo alla lettera. Resta semmai il fascino misterioso di quel terreno che sembra una nave e per di più sulle pendici del mitico Ararat. Dopo di che si può accettare anche qualche battuta del tipo: «Noè, il più grande eroe del cambiamento climatico». © riproduzione riservata