La Sacra Famiglia e i migranti: cosa ha detto davvero il Papa (e quale Papa)
Il presepe con profughi su gommone all'entrata della Casa della Carità di Milano ANSA
Il compito di difendere a spada tratta tale icona, peraltro popolarissima, da determinate strumentalizzazioni politiche è stato fatto proprio in particolare da alcuni blogger: c'è stato chi, come Antonio Socci ( tinyurl.com/ybrg9alt ), è arrivato ad addebitare a Papa Francesco l'invenzione della «Sacra Famiglia come famiglia di migranti», e chi, come un collaboratore abituale di Marco Tosatti che preferisce lo pseudonimo ( tinyurl.com/y7u929zg ), si è spinto fino ad attribuire, iperbolicamente, ai vertici della Conferenza episcopale italiana la redazione di un "suggerimento-velina" che orienterebbe i singoli vescovi sull'argomento. In effetti si deve al Papa, e in una forma tra le più autorevoli di insegnamento (una costituzione apostolica), questa solenne affermazione, che mi pare inequivoca: «La famiglia di Nazaret in esilio, Gesù, Maria e Giuseppe emigranti in Egitto e ivi rifugiati per sottrarsi alle ire di un empio re, sono il modello, l'esempio e il sostegno di tutti gli emigranti e pellegrini di ogni età e di ogni paese, di tutti i profughi di qualsiasi condizione che, incalzati dalla persecuzione o dal bisogno, si vedono costretti ad abbandonare la patria, i cari parenti, i vicini, i dolci amici, e a recarsi in terra straniera».
Solo che il Papa in questione, come sanno in tanti e certamente quelli che alimentano la polemica, è Pio XII. Il documento si intitola Exsul Familia ed è stato promulgato nel 1952.