Rubriche

La pietra focaia

Rosanna Virgili domenica 23 maggio 2021
«A cosa dirò che è simile la parola della Sacra Scrittura, se non alla pietra in cui è nascosto il fuoco? Questa, infatti, quando la si tiene in mano è fredda, ma se la si colpisce con un ferro brilla di scintille, e ciò che prima in mano era freddo ora emette un fuoco che poi arde. Così, infatti, sono le parole della Sacra Scrittura: esse, mediante il racconto della lettera vengono tenute in mano fredde, ma se qualcuno, per ispirazione del Signore, le percuote con intelligenza attenta, dai loro significati mistici si sprigiona un fuoco tale che in seguito l'animo arde spiritualmente grazie a quelle stesse parole». L'esegesi di san Gregorio Magno è preziosa per capire la liturgia della Domenica di Pentecoste. Nel racconto degli Atti troviamo due elementi citati da Gregorio: il fuoco e la parola. Sulla Comunità riunita scese un fuoco che si divise, come tante lingue, in vivide fiammelle che andarono a posarsi sul capo di ognuno dei discepoli; dopo ciò accadde che gli apostoli stessi prendessero a parlare nella loro comune lingua madre, che agli orecchi degli astanti, però, giungeva a ognuno nella propria lingua. Ecco l'opera dello Spirito: la parola descrive, il fuoco unisce.