Rubriche

La nuova soap opera arriva dalla Turchia

Andrea Fagioli martedì 5 luglio 2016
Che il rinnovamento delle soap opera dovesse arrivare dalla Turchia non era così prevedibile. Eppure, è proprio dal Paese della mezzaluna, diventato inaspettatamente uno dei maggiori esportatori di prodotti tv, che arriva in Italia una serie piuttosto innovativa: Happiness, in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì alle 14.10, su Fox Life. Della soap ha i tratti caratteristici: le storie d'amore tormentate, il difficile rapporto genitori figli, i padri imprevisti e imprevedibili, le famiglie allargate, le incomprensioni, gli equivoci, i colpi di scena. In questo caso ci sono anche momenti comici sia pure un po' a buon mercato. Ma a fare la differenza sono il ritmo e le tecniche di ripresa. Tutto decisamente più cinematografico e pertanto molto meno statico del solito. Qualcosa di meglio si potrebbe fare sul fronte dei testi dei dialoghi e per quanto ci riguarda anche sul doppiaggio. Per il resto si tratta di episodi piuttosto godibili forse anche per un pubblico più giovane. Anche perché la stessa storia narrata è la storia di due giovanissimi con due vite agli antipodi, ma con l'unico desiderio di seguire i propri sogni alla ricerca della felicità, come recita il titolo. Lei è Kumsal (Ezgi Eyübolu), studentessa di Smirne, abbandonata dalla madre quando era piccola, cresciuta in una gabbia dorata all'ombra di un padre padrone, architetto di successo, che vorrebbe che la figlia seguisse le sue orme. Lui è Batu (Kaan Yldrm) che invece non ha mai vissuto una vita agiata e quando incontra Kumsal è nei guai per un debito. Due storie profondamente diverse. Due giovani le cui vite si incrociano per puro caso e che decidono di fuggire insieme a Istanbul, la capitale, dove incontreranno altri giovani, nasceranno amicizie, presunti nuovi amori, inseguiti sempre dai fantasmi del passato (le loro vicende d'infanzia) e dalle persone in carne e ossa del presente come il padre di lei o gli aguzzini di lui. Nella Turchia dalle forti contraddizioni (con una dirigenza politica al limite della dittatura, che nega la libertà di espressione e di manifestazione, incapace di riconoscere gli errori storici come il genocidio degli armeni, ma capace di duri attacchi al Papa), Happiness può anche fornire, sia pure in modo edulcorato, uno spaccato sui cambiamenti in atto in un Paese ancora diviso tra Oriente e Occidente, Islam e laicità, tradizione e modernità.