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Cirillo dAlessandria. La lotta per affermare la vera natura di Cristo

Matteo Liut mercoledì 27 giugno 2018
Vero Dio e vero uomo, ma una sola persona: questa "formula" teologica riguardante Cristo nei primi secoli fu al centro di dispute e aspri scontri tra teologi. Lì si giocava l'intera visione cristiana non solo del messaggio del Risorto ma dell'esistenza di ogni singolo uomo. Tra coloro che s'impegnarono per affermare la corretta formulazione ci fu anche san Cirillo d'Alessandria, che oggi viene ricordato come dottore della Chiesa. Era nato attorno al 370 e nel 412 prese il posto dello zio Teofilo come vescovo di Alessandria, che guidò poi fino alla morte, nel 444. Dovette combattere soprattutto le idee di Nestorio, la cui visione portava di fatto a "dividere" le due nature, umana e divina, di Cristo: dottrina condannata dal Concilio di Efeso del 431. Cirillo difese anche la definizione di Maria come "Madre di Dio", attribuito alla Vergine nello stesso Concilio.
Altri santi. San Sansone, sacerdote (VI sec.); sant'Arialdo di Milano, diacono e martire (XI sec.).
Letture. 2Re 22,8-13;23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20.
Ambrosiano. Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 8,19-21.