«Compagni, abbiamo sbagliato! Va in onda il dramma della sinistra». Titolone drammatico ("L'Unità" 16/4, p. 10) e tema rimbalzato in tante pagine da "Repubblica" a "Corsera", "Manifesto", "Liberazione"... Editoriali illustri alla ricerca della "Lezione del voto" con analisi complesse su salari, tasse, immigrazione, inflazione, disoccupazione: lacrime e rabbia" Cerco un tema specifico, almeno un accenno, per una settimana per caso piena anche di Chiesa, cattolici e Papa in tutto il mondo, dagli Stati Uniti e dall'Onu. Niente! Poi dal tavolo ingombro mi salta fuori una copia de "L'Espresso" con titolo in copertina: "Processo a sinistra". A p. 38 c'è, lucido e incalzante, Giampaolo Pansa che titola: «È arrivata la bufera». Attualità pura? No! La data di quel numero è" 31 gennaio! Dunque autocritica antica, e le ragioni sono tante. Sì, ma io cerco col lumicino almeno un cenno al problema del rapporto con la realtà del mondo cattolico " non basta inglobare un po' di ex Dc, magari poi "sommersi" " nei suoi valori e principi e " sia chiaro! " anche nel pieno rispetto della laicità, purché non intesa solo come opposizione frontale a tutto ciò che dicono Papa e vescovi, ma non lo trovo. Anche noti cattolici, anche amici ragionano critici in pagina, ma mai un cenno alla lezione" di un secolo e mezzo: nessuno mai in Italia ha avuto e avrà il consenso per governare "contro" la Chiesa. Laicità vera è, e deve essere, governare "senza" la Chiesa, ma chi si mette contro "per principio e per programma" " ri/sia chiaro: non fu così su divorzio (1970 e 1974) e aborto (1978 e 1981)! " va sempre e solo a sbattere. È storia"