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La facile sociologia di “Cambio moglie”

Andrea Fagioli martedì 7 marzo 2023
Il titolo può trarre in inganno, visti i tanti format televisivi tra matrimoni e divorzi, anime gemelle e tentazioni. In realtà Cambio moglie (la domenica in prima serata su Nove e in anteprima su Discovery+) è un cosiddetto factual (programma che segue le persone comuni) che mette a confronto stili di vita e modelli familiari molto distanti tra loro attraverso due donne che si scambiano per una settimana casa e cura di figli e marito. All’inizio devono adeguarsi alle regole trovate, dopo di che possono imporre le proprie. Al termine della settimana, accompagnate dai rispettivi mariti, si incontrano per la prima volta, si studiano a suon di sguardi e discutono dell’esperienza vissuta senza risparmiarsi critiche reciproche. Ovviamente, perché il tutto funzioni, lo scambio deve avvenire tra donne totalmente diverse. Ecco allora che la precisina finisce nel caos di una famiglia disordinata e confusionaria. Oppure l’amante della bella vita che prende il posto della moglie e madre che si ammazza di lavoro e non dedica un solo momento a se stessa. Definirlo esperimento sociale sarebbe troppo, ma sicuramente Cambio moglie è un piccolo spaccato sui nostri vizi e le nostre virtù tra le mura domestiche, un modo senza troppe pretese per mettere in evidenza i nostri limiti e in dubbio le nostre certezze, verificare le strategie adottate nell’educazione dei figli o il rapporto con il coniuge. C’è ovviamente una dose di recitazione, soprattutto da parte delle due mamme-mogli. La serie non è priva di scrittura. Quasi nulla è lasciato all’improvvisazione. I caratteri dei familiari sono accentuati a favore dello spettacolo. Forse c’è un po’ di facile sociologia e l’approfondimento psicologico è relativo. Ma alla fine, grazie anche al montaggio, il prodotto risulta gradevole e a tratti anche divertente. © riproduzione riservata