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Caterina dAlessandria. La bella giovane che voleva convertire l'«imperatore»

Matteo Liut martedì 25 novembre 2014
Un palazzo imperiale in festa, una giovane che irrompe per condannare quei riti e il sovrano che rimane affascinato non dalla sua parola ma dalla sua bellezza. Sono questi gli elementi principali del racconto sulla morte di santa Caterina d'Alessandria, martire diciottenne la cui esistenza è affidata più alle tradizioni popolari che ai documenti storici. Eppure, nonostante la carenza di dati certi, questa martire è una delle più radicate nella devozione cristiana. Forse figlia di un re, istruita nelle arti e nelle scienze del suo tempo, bella e cristiana, Caterina si presentò a Massimino Daia, proclamato "cesare" per l'Oriente nel 305, chiedendogli di convertirsi a Cristo. Inutili tutti i tentativi di farle adorare gli dei: fu condannata a morte e uccisa decapitata.Altri santi. San Mosè di Roma, martire (III sec.); beata Beatrice di Ornacieu, monaca (1260-1303). Letture. Ap 14,14-19; Sal 95; Lc 21,5-11. Ambrosiano. Ger 3,6-12; Sal 29; Zc 1,7-17; Mt 12,14-21.