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La beffa passa con il giallo

Alberto Caprotti mercoledì 26 febbraio 2014
Assolti. Perché «quando scatta il giallo non basta rallentare ma occorre fermarsi». Lo dice il codice della strada. Sono serviti 7 anni di processi e un cavillo per scoprire che la “trappola” dei semafori “T-red” piazzati nell'hinterland di Milano, noti per passare dal giallo al rosso in soli 4 secondi, era legale. In appena sei mesi, nell'anno 2006, quei semafori micidiali provvisti di fotocamere avevano incastrato quasi 40 mila automobilisti che non erano riusciti a passare in tempo gli incroci. Anche perché oltre ai soli 4 secondi programmati tra il giallo e il rosso non c'era nemmeno il decimo di secondo, dovuto, tra il rosso e lo scatto del fotogramma che rileva l'infrazione. Oggi quei semafori che avevano portato nelle casse del Comune di Segrate 2 milioni e 400 mila euro di multe non ci sono più, sostituiti dalle rotonde. L'odore della beffa, purtroppo, è restato.