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L'uso del flash-back nelle nuove serie tv

Andrea Fagioli martedì 31 agosto 2021
Anche la nuova serie The white lotus (da ieri su Sky Atlantic e in streaming su Now ogni lunedì alle 21,15 con un doppio episodio a settimana) si affida al consueto flash-back. Sembra ormai impossibile rinunciare a questa tecnica nel raccontare una storia in tv. Si parte da un presente narrativo che crea attesa e curiosità e poi si salta all'indietro nel tempo, non importa quanto, sviluppando la narrazione con i fatti successi prima. È un espediente che permette agli autori di intervenire poi con più libertà nella vicenda. In The white lotus il flash-back ci riporta indietro di appena una settimana rispetto all'inizio quando vediamo un giovane all'aeroporto in partenza da un'isola delle Hawaii. Si dice reduce dalla luna di miele, ma è stranamente solo, agitato e scontroso. Per di più nel resort dove soggiornava, il lussuoso “The white lotus”, è stato compiuto un omicidio e la salma della persona uccisa viaggia proprio con l'aereo in partenza. Sette giorni prima ritroviamo in effetti il giovane all'arrivo al resort delle Hawaii assieme alla moglie e ad altri ospiti, tutti molto facoltosi: una donna in lutto per la morte della madre, una top manager accompagnata da un marito di non altrettanto successo, dai loro figli adolescenti e dalla migliore amica della figlia. Ad occuparsi dei clienti uno stressatissimo manager dell'hotel pronto a rispondere a ogni richiesta con un forzato sorriso sulle labbra. I ricchi ospiti appaiono esigenti, capricciosi, insoddisfatti e inquieti. Dietro le tante manie si nascondono i lati oscuri delle loro vite. Evidente, pertanto, attraverso anche il confronto con le misere esistenze dei dipendenti hawaiani del resort, una critica sociale e culturale attraverso il registro della satira, che non risparmia nessuno, né i giovani né gli adulti. Peccato che il linguaggio sia spesso volgare e certe situazioni eccessivamente e inutilmente esplicite.