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Bartolomeo. L'incredulità trasformata in offerta di sé e martirio

Matteo Liut venerdì 24 agosto 2018
Capita che da Nazareth, un luogo da cui non può venire «alcunché di buono», arrivi colui che ti cambia la vita e ti indica la via verso il Cielo. Così capitò a Bartolomeo, che, quando l'amico Filippo gli parlò di Gesù, si limitò a constatare che la provenienza di questo individuo non prometteva nulla di buono. «Vieni e vedi», replicò Filippo. E l'incontro con il figlio di Giuseppe di Nazareth sul Giordano fu davvero sconvolgente: «Ecco un israelita in cui non c'è falsità», disse Gesù di Bartolomeo. Come poteva dire ciò? «Ti ho visto sotto il fico», gli rispose il maestro. Una risposta che suscitò immediatamente la professione di fede di Bartolomeo, che Giovanni chiama Natanaele e che divenne uno dei dodici Apostoli. La sua schiettezza gli permise di lasciarsi "toccare" da Dio e di trasformare l'incredulità in offerta di sé fino al martirio.
Altri santi. Santa Giovanna Antida Thouret, religiosa (1765-1826); beato Edoardo Kazmierski, martire (1919-1942). Letture. Ap 21,9-14; Sal 144; Gv 1,45-51. Ambrosiano. Ap 21,9-14; Sal 144; 1Cor 4,9-15; Gv 1,45-51.