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Antonio abate. L'eremita pioniere del monachesimo

Matteo Liut giovedì 17 gennaio 2013
Antonio, eremita dell'Egitto vissuto tra il 250 e il 356, è uno dei santi più cari alla devozione popolare, che a lui attribuisce la capacità di proteggere da numerosi mali. Ma quella di Antonio è la storia di un uomo che visse fino in fondo l'appartenenza a Dio, cercando nel romitaggio quella forma estrema di testimonianza della fede fino a quel momento riservata ai martiri. Questa sua ricerca affascinò molti uomini, tanto che egli può essere considerato pioniere del monachesimo. La sua vicenda è nota anche grazie agli scritti di sant'Atanasio, vescovo di Alessandria e suo discepolo. Proprio per aiutare i cristiani di quella città, vittime della persecuzione, Antonio uscì dal suo eremo dimostrando così che ogni anacoreta ha a cuore le sorti del mondo.Altri santi. San Giuliano Saba, eremita (IV sec.); san Marcello, vescovo (V sec.). Letture. Eb 3,7-14; Sal 94; Mc 1,40-45. Ambrosiano. Sir 43,33-44,14; Sal 111; Mc 1,35-45.