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L'ATTENZIONE DEI PIÙ

Anna Foa sabato 27 luglio 2013
La parola «cabala» è uno di quei termini che sono stati sottoposti nel tempo a slittamenti progressivi di significato, senza tuttavia che quello originale andasse perduto e senza che, anche nella versione popolare, di quello originale si perdessero completamente le tracce. Cabala, o meglio Qabbalah, è la tradizione mistica ebraica come si afferma nella Spagna del XIII secolo, anche se per meglio affermarne il carattere esoterico se ne attribuiva l'origine a tempi più remoti. Ma cabala è anche la popolare interpretazione dei sogni attraverso i numeri e le lettere, la divinazione dei numeri del lotto, la magia dei ciarlatani: tutte trovate che vanno sempre molto di moda e che in quella dotta tradizione filosofica hanno parte delle loro radici. I numeri, le lettere, gli spazi delle lettere sono momenti importanti delle tecniche di apprendimento e interpretazione cabbalistiche dotte. Bisogna anche dire che la Qabbalah, nata dentro la tradizione ebraica e ad essa intimamente legata, trovò presto nel mondo cristiano seguaci desiderosi di impararla. Così nella Venezia del Cinquecento i dotti cristiani facevano la coda presso i sapienti ebrei per poterla apprendere da loro. Si sa, tutto ciò che è nascosto e per pochi attrae sempre l'attenzione dei più.