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Elisabetta della Trinità Catez. L'amore resta alla sera della vita

Matteo Liut lunedì 9 novembre 2020

Se è vero che “alla sera della vita resta solo l’amore” allora “bisogna fare tutto per amore”: a ricordarcelo è santa Elisabetta della Santissima Trinità (al secolo Elisabeth Catez), che pronunciò queste parole poco prima di morire a 26 anni. Gli ultimi tre anni della sua vita furono segnati dalle sofferenze procurate dal morbo di Addison, ma affrontò questa prova con il sorriso, certa che il suo era un cammino tutto immerso nell’amore di Dio. Era nata a Bourges nel 1880 e nel 1887 era rimasta orfana di padre. Fin dall’infanzia aveva sognato una vita da religiosa ma la madre si oppose a questo progetto, sognando per la figlia un “buon matrimonio”. A 21 anni, finalmente, Elisabetta poté entrare nel Carmelo di Digione ma pochi mesi dopo la professione religiosa nel 1903 si manifestò il morbo che la portò alla morte il 9 novembre 1906.

Altri santi. Sant'Agrippino di Napoli, vescovo (III sec.); sante Eustolia e Sopatra, monache (VI sec.).

Letture. Dedicazione della Basilica Lateranense. Ez 47,1-2.8-9.12; Sal 45; 1Cor 3,9-11.16-17; Gv 2,13-22.

Ambrosiano. 1Re 8,22-23.27-30; Sal 94 (95); 1Cor 3,9-17; Gv 4,19-24.