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“L'amica geniale”, la storia si fa tragica

Andrea Fagioli mercoledì 12 febbraio 2020
Se già era triste in partenza, capace comunque di coinvolgere, la storia di L'amica geniale diventa tragica con l'inizio del secondo capitolo. Alle incomprensioni e alla violenza di genitori retrogradi si aggiunge quella di mariti maneschi, ottusi e possessivi. Lila ed Elena (Lenù), le inseparabili amiche d'infanzia protagoniste dei best seller di Elena Ferrante e della trasposizione televisiva in onda il lunedì su Rai 1, hanno diciassette anni e si sentono in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata, ma nell'assumere il cognome del marito ha l'impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello, ma proprio durante il banchetto di nozze dell'amica capisce di non stare bene da nessuna parte: non si sente a suo agio nel rione di Napoli dove è nata e nemmeno al di fuori. Il secondo capitolo, Storia del nuovo cognome, riparte laddove si era fermata la prima stagione. Dagli anni Cinquanta si passa ora ai Sessanta. A firmare la nuova serie è sempre Saverio Costanzo, che ha lasciato però due episodi, il quarto e il quinto, alla direzione di Alice Rohrwacher, sorella tra l'altro di Alba, che dà voce alla narrazione fuori campo per una storia che continua a essere ripercorsa con l'espediente del flashback, quindi con la mediazione del ricordo, in un ricostruito quartiere popolare (che fa pensare al Fellini di Cinecittà), microcosmo di ignoranza e di povertà, ma anche di prevaricazione. Un ghetto dal quale Lila (Gaia Girace) e Lenù (Margherita Mazzucco) cercano di evadere per inseguire il loro sogno di libertà. Si perderanno e si ritroveranno nel nome di un'amicizia messa a dura prova, ma che al momento sembra non venire meno. L'atmosfera è però pesa. Niente è facile per le due ragazze. Anche la scoperta del sesso (esplicitata anche troppo in alcuni particolari) è per il momento più sofferenza che altro, mentre al bisogno di emanciparsi si contrappone la paura del nuovo. Sicuramente ci sarà uno sviluppo e un rafforzamento dei loro caratteri. Intanto i nuovi episodi, che confermano il notevole impegno per la ricostruzione degli ambienti e la cura dei dettagli, ottengono ottimi risultati in termini di ascolto con circa 7 milioni di telespettatori e uno share intorno al trenta per cento.