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Vittorio Gennarini. L'alba di Napoli nella poesia a scuola

AA. VV. sabato 14 maggio 2016
Lunedì scorso i ragazzi più temerari di cinque licei di antica tradizione del centro storico napoletano, il Pimentel Fonseca, il Cuoco-Campanella, l'Umberto, il Vittorio Emanuele e il Genovesi, erano pronti a dar battaglia in nome della cultura contro ogni degrado e ogni devianza. In realtà, nonostante tutto l'alba di un giorno nuovo sta nascendo per una città martoriata dalle lotte fratricide fra i clan e questi giovani, sotto la guida esperta dell'attrice e regista Patrizia Di Martino e della docente della scuola-pilota, la Pimentel Fonseca, e cioè Adriana Passione e di altri professori fra i quali anche chi scrive, hanno trascorso l'inverno e la primavera a recitare e a interpretare i versi dei poeti, da Wislawa Szymborska a Shakespeare, da Patrizia Valduga a Cesare Pavese, da Patrizia Cavalli a Sandro Penna, che hanno espresso la magìa biblica e religiosa dell'alba.Così, lunedì scorso, nella storica biblioteca del liceo Pimentel Fonseca in piazza del Gesù, la Di Martino ha condotto un reading di poesia dal tema che è già di per sé significativo della molteplice valenza dei versi: «Le tante voci dell'alba», mentre il mondo della politica cittadina ha preso parte all'incontro nella persona di Annamaria Palmieri,docente di letteratura italiana presso l'università "L'Orientale" e assessore alla scuola e all'istruzione del comune di Napoli. Gli studenti hanno così realizzato un miracolo, opponendo coraggiosamente il mondo interiore delle giovani generazioni alla "vecchia" società contemporanea, turbinosa e violenta.