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Martiri Maccabei. L'abbraccio a una fede che trasforma il cuore

Matteo Liut venerdì 1 agosto 2014
È la fede nella risurrezione a trasformare moltissime vittime della violenza e del sopruso in martiri e testimoni del Vangelo. Una fede che ha in Cristo la sua radice più autentica ma che riguarda l'intera umanità, anche coloro che sono vissuti prima dello stesso Gesù. Come nel caso dei santi martiri maccabei, sette fratelli uccisi nel 168 a.C. dal re seleucide Antioco IV Epifane. Il loro martirio è narrato nel Secondo Libro dei Maccabei: catturati assieme alla madre furono uccisi uno a uno per aver rifiutato di mangiare carne di maiale e quindi tradire la fede dei loro padri. Il secondo in particolare esprime la comune fede nella risurrezione: la loro morte, assieme a quella della madre, diventa così anticipazione di quella dei martiri cristiani.Altri santi. San Leone di Montefeltro, vescovo (III sec.); sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e dottore della Chiesa (1696-1787).Letture. Ger 26,1-9; Sal 68; Mt 13,54-58.Ambrosiano. Gdc 16,22-31; Sal 19; Lc 10,1b-7a.