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Joanie e l'autoscuola tutta al femminile

Antonella Mariani giovedì 15 aprile 2021

Da un'autoscuola tutta al femminile a un servizio taxi solo per donne. È così che un'idea semplice ma non banale ha trasformato Joanie Frederick in una imprenditrice e startupper. Al centro dell'impresa ci sono loro, le donne e le ragazze di Cape Flats, sobborgo di casupole infinite che raccolsero centinaia di migliaia di neri espulsi dall'area urbana di Cape Town durante gli anni dell'apartheid. Uno di quei giganteschi sobborghi sudafricani poverissimi, dove nessuno si può sentire al sicuro, e a maggior ragione le donne. Joanie ha 51 anni e ha vissuto sulla sua pelle la fragilità della condizione femminile in Sud Africa: la madre picchiata dal padre davanti ai figli, lei rimasta incinta a 14 anni in seguito a una terribile violenza, la sua stessa figlia Michelle vittima, giovanissima, di abusi. Una vita in salita. Joanie è una donna fuori degli schemi, così come i lavori che ha svolto prima di creare Ladies Own Transport Services (Servizi di trasporto solo per signore): manovratrice di carrelli elevatori (prima donna in tutto il Paese), sindacalista a fianco ai lavoratori agricoli, cuoca in Israele, partner di numerose ong. Poi la svolta, con un progetto tutto suo: una scuola guida di donne per donne, che potessero trovare un ambiente sicuro per conquistare la patente di guida e provare a “svoltare” con un lavoro migliore e spostamenti più rapidi.

Joanie e una delle allieve dell'autoscuola - Facebook

È un lavoro, ma anche una missione. «Ho creato Ladies Own Transport Services nell'aprile 2018 – racconta ad Avvenire – per insegnare alle donne a guidare in una atmosfera positiva, non minacciosa per loro e libera da ogni forma di molestia». Da allora più di 100 donne hanno ottenuto la patente, grazie anche a tariffe più economiche rispetto alle altre scuole guida. Molte iscritte sono madri sole, che contano sulla patente per migliorare la propria posizione lavorativa e offrire qualcosa di più ai propri figli. A coloro che sono maggiormente in difficoltà Joanie offre lezioni gratuite. «La maggior parte delle iscritte avevano già un lavoro e cercavano un impiego migliore o una promozione. 45 hanno trovato nuovi lavori grazie alla patente di guida: impiegate in uffici fuori dal quartiere, operaie, commesse o cassiere nei negozi. Una di loro è Rochelle, giovane infermiera, che non poteva accettare una promozione in ospedale perché richiedeva turni notturni; l'idea di guidare un'auto la terrorizzava finché l'istruttrice di Lady Own Transport Services le ha fatto superare le paure e garantito il successo all'esame di guida. Da timida, nervosa e spaventata, Rochelle si è trasformata in una autista esperta oltre che una caporeparto sicura di sé. La creazione di posti di lavoro è parte fondamentale di questo progetto», spiega Joanie. Due ex alunne sono ora istruttrici di guida e alcune altre sono in formazione per diventarlo.

Dopo la scuola guida, sono arrivati i taxi per sole donne. Perché spostarsi in maniera sicura non è così scontata nella zona in cui vive Joanie. «Avevo sentito molte vicende di donne molestate sui trasporti pubblici, finché è accaduto a una persona di mia conoscenza e ho capito che non potevo aspettare un minuto di più», racconta. In Sudafrica le aggressioni sessuali sono all'ordine del giorno e solo il 25% delle donne si sentono sicure se camminano per strada la sera (ricerca Georgetown Institute for Women, Peace and Securaty). Il servizio di taxi per donne si chiama Ladies Own Ride Sharing for Women (Trasporto condiviso per signore) ed è destinato a tutte coloro che «hanno avuto brutte esperienze e non vogliono più viaggiare nei sedili posteriori di un'auto, alla mercé di chi guida, costantemente pronte a saltare giù se il taxi si allontana dal tragitto conosciuto». Perché anche viaggiare sicure può diventare una conquista.