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Inps, il welfare fatto in casa con il "Fondo Credito"

Vittorio Spinelli martedì 15 febbraio 2022
Ai lavoratori e ai pensionati del pubblico impiego è offerta in questi giorni l'occasione per aderire volontariamente alla Gestione delle prestazioni creditizie dell'Inps, detta semplicemente "Fondo Credito". Ispirato alla mutualità e alla solidarietà tra i pubblici dipendenti, il Fondo fornisce un ampio ventaglio di servizi. In primo luogo mutui e prestiti all'iscritto ma anche, per i figli, borse di studio, master, dottorati, ospitalità in convitti e collegi universitari, oltre all'assistenza domiciliare e il ricovero in strutture di assistenza per gli anziani e i disabili. Insieme alle agevolazioni di credito gli iscritti usufruiscono anche di ulteriori prestazioni in linea con l'evoluzione del welfare, ad esempio il programma avviato quest'anno di screening gratuito per la prevenzione oncologia di melanomi e dell'apparato genitale maschile e femminile.
Il Fondo opera con risorse proprie che non toccano la fiscalità generale. Si avvale infatti di un contributo del lavoratore dello 0,35% (addebitato direttamente in busta paga sulla retribuzione lorda) e per i pensionati dello 0,15% (trattenuto dall'Inps sul cedolino di pensione). Le prestazioni sono pertanto interamente autofinanziate. E sulle quote versate mensilmente vanno ad aggiungersi gli interessi dei mutui e dei prestiti, con un effetto moltiplicatore come se gli iscritti fossero soci di una banca.
Al Fondo Credito sono automaticamente iscritti i dipendenti che sono soggetti alla contribuzione per il Tfs o il Tfr nella Gestione dipendenti pubblici. L'iscrizione è obbligatoria anche per gli utenti della Gestione Magistrale, i quali versano in più un contributo aggiuntivo allo 0,35% per poter usu-fruire di altre prestazioni specifiche per la categoria.
Per ampliare le adesioni al Fondo è intervenuto il decreto 110/2021 che ammette all'iscrizione anche i pensionati già dipendenti pubblici che dopo il pensionamento non avevano proseguito l'adesione. L'iscrizione è aperta anche per i dipendenti di enti pubblici che hanno preso servizio dopo il 1° gennaio 2020, nonché i sottufficiali in ausiliaria che fruiscono di un trattamento provvi-sorio di pensione a carico del Ministero della Difesa. Per tutti, le iscrizioni si chiudono il 20 febbra-io. La domanda è telematica sul sito dell'Inps "Prestazioni e servizi - Servizi - Adesioni". L'adesione non può essere revocata.