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Inps, a luglio la prima tappa per i nuovi congedi parentali

Vittorio Spinelli martedì 21 luglio 2015
Il decreto 80/2015 sul parziale risarcimento per la mancata rivalutazione delle pensioni si è occupato anche dei congedi dei genitori, lavoratori e lavoratrici dipendenti, per l'assistenza ai propri figli. I congedi, finora consentiti fino agli 8 anni di età del figlio, sono ora utilizzabili fino ai 12 anni e, in caso di adozioni, fino ai 12 anni dall'ingresso nella famiglia del minore adottato o in affido. Per il momento, questa estensione è valida solo per i periodi di congedo fruiti nel periodo dal 25 giugno 2015 fino al 31 dicembre 2015.Da 3 a 6 anni.Seconda novità: per i periodi di congedo tra i 3 e i 6 anni del bambino (oppure tra i 3 e i 6 anni dall'ingresso in famiglia) spetta ai genitori un'indennità pari al 30% della retribuzione media, a prescindere dai redditi del richiedente. La durata individuale dell'indennità non può superare 6 mesi, elevabili fino a 10/11 mesi tra i due genitori, ma in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2015. In particolare, i periodi di congedo fra gli 8 e 12 anni del bambino, anche adottato, non danno diritto ad alcuna indennità.Questa piccola riforma dei congedi è entrata in vigore sin dal giorno della sua approvazione, il 25 giugno scorso. L'Inps sta ora adattando le procedure informatiche che consentono ai genitori di far valere i nuovi diritti, compilando la richiesta telematica sul sito dell'ente, oppure presso un patronato o un professionista abilitato. Tuttavia per non penalizzare i papà e le mamme interessati l'Istituto ha disposto che soltanto per questo mese di luglio può essere utilizzato un modello cartaceo. Lo si può scaricare seguendo sul sito questo percorso: www.inps.it, modulistica, ricerca modulo, codice SR23. Il cartaceo vale sia per i prossimi congedi sia per quelli già iniziati dopo il 25 giugno.Fino a 8 anni. Per tutti gli altri genitori lavoratori dipendenti che abbiano diritto al congedo parentale per figli di età inferiore agli 8 anni, la domanda continua ad essere presentata in via telematica. Accrediti. L'estensione del periodo dei congedi parentali si riflette anche sui contributi pensionistici riconosciuti in caso di assenze dal lavoro. Attualmente (circ. Inps 15/2001) il valore del contributo figurativo settimanale, utile per la pensione, è parametrato all'importo annuo dell'assegno sociale. Per mantenere inalterato il livello della futura pensione, i genitori possono integrare la differenza col contributo intero o attraverso una normale operazione di riscatto (come rendita vitalizia) oppure con i versamenti volontari. La nuova disciplina si applica anche al riscatto dei periodi di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro.