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INIZIO E FINE

Gianfranco Ravasi venerdì 12 gennaio 2007
Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che possa non cominciare mai davvero.C"è una profonda verità in questa frase che può sembrare a prima vista stravagante. È il famoso teologo John Henri Newman (1801-1890), anglicano divenuto cattolico e cardinale a riportarla alla nostra attenzione e, purtroppo, molte persone potrebbero trovare in queste parole la loro autobiografia. Si tratta, infatti, di uomini e donne che sono preoccupate dei rischi della vita e quindi si trincerano dietro il loro quieto vivere, in una forma di autodifesa, facendo il minimo, aspettando sempre garanzie e sicurezze prima di procedere. L"attore e regista americano Clint Eastwood in un suo film ha una battuta divertente ma vera: «Se vuoi una garanzia a tutti i costi, allora comprati un tostapane!».Nella vita è necessario anche osare e, per far questo, bisogna entrare in gioco, mettersi in causa, intraprendere anche un"avventura e non rinserrarsi nel proprio guscio. Chi inizia a lottare, a correre, a impegnarsi, certo, s"imbatterà anche in sconfitte e cadute, ma la sua esistenza sarà autentica, pulsante, colma di atti ed eventi. Questo inizio spesso è da molti rimandato, facendo scorrere quel tempo prezioso, che è unico e irreversibile, a noi assegnato dal Creatore. Gesù ironizzava sui bambini che nelle piazze non riuscivano ad accordarsi sul gioco da fare (mimare un funerale o imitare le nozze?) e, così, sfuggiva il tempo del loro divertimento gioioso (Matteo 11, 16-17). Chi vive di incertezza, di paura, di esitazione alla fine vede la sua vita dissolversi tra le sue stesse mani come polvere inutile e vana.