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In pochi minuti trovo tre post di tanta strabiliante umanità

Guido Mocellin mercoledì 25 ottobre 2023
Malgrado tutto – malgrado le incursioni di post a fini commerciali, dichiarati e non; malgrado certi vaniloqui indotti dall’informazione di flusso; malgrado quelli che “si sono tolti” e pare sopravvivano benissimo – mi capita ancora di scorrere gli ultimi post pubblicati sui social cui sono iscritto e incontrare tanta umanità da rimanerne strabiliato. Di questo ringrazio la Provvidenza, gli algoritimi e non so cos’altro che hanno così ben assortito il paniere dei quasi 2mila amici digitali che mi ritrovo su Facebook. Ne propongo tre, recentissimi, scritti da altrettanti colleghi di ispirazione cristiana. Sabrina Magnani, della quale quella di giornalista è solo una delle mille vite professionali, si scioglie (tinyurl.com/35xhncye ) in un’ode (e dieci immagini) al santuario mariano della sua città, e sfido i lettori a non sentire proprie, ciascuno pensando al “proprio” santuario, parole come queste: «Per me è casa, palestra all'aperto, luogo di preghiera e intimità, cassetto di ricordi, apice di rinnovata speranza. Una sorta di monte Tabor dove ascendere e da cui ridiscendere con nuova forza e nuovo ardore». Luca Rolandi, «ultimo direttore» de “La Voce del Popolo” di Torino e tuttora collaboratore, fra molti altri incarichi, de “La Voce e il Tempo”, è felice per l’arrivo di Federica Bello alla direzione del settimanale diocesano “La Valsusa” e non fa nulla per nasconderlo (tinyurl.com/3tz2cfmb ): «Giornalista seria, responsabile, umile e coraggiosa, sempre orientata al servizio e al noi, alla squadra, al lavoro per e con i lettori e la comunità diocesana e della città… La sua nomina è una grande gioia». Laura Silvia Battaglia, giornalista internazionale freelance il cui rigore è noto anche ai lettori di “Avvenire”, sta attraversando il lutto della morte del marito dopo essergli stata compagna fedele nella lunga malattia. Le parole con cui dialoga, ancora una volta, con gli amici (tinyurl.com/266bvkfc ) non hanno bisogno di spiegazioni: «In tutti questi giorni e questi mesi ho sentito immensa la vostra vicinanza, ed è uno di quei casi in cui i social media sono un veicolo di conoscenza reciproca e umanità. (...) Vorrei solo dirvi che io sono in pace perché Taha adesso è in pace. Continuate a pregare in tutte le forme che sapete e potete per la sua anima e per me che resto ancora qui». © riproduzione riservata