Rubriche

Nicola da Tolentino. Il volto della vera gioia

Matteo Liut lunedì 10 settembre 2018

Il sorriso di chi crede non nasce da una sorta di apatia ascetica, ma dalla piena consapevolezza che la vita è dono, che nulla ci appartiene anche se il mondo intero ci è affidato in custodia. Per questo il sorriso di san Nicola da Tolentino l’ha portato alla santità: chi si rivolgeva a lui trovava un religioso penitente e rigoroso ma capace di comunicare gioia. Per questo molti giungevano da lontano per confessarsi da lui. Nato nel 1245 a Castel Sant'Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo, a 14 anni entrò fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato, ma nel 1274 entrò da religioso e venne ordinato sacerdote a Cingoli. L’anno seguente si stabilì a Tolentino dove restò fino alla morte nel 1305.

Altri santi. San Nemesio di Alessandria, martire (III sec.); sant’Auberto di Avranches, vescovo (VIII sec.).

Letture. 1Cor 5,1-8; Sal 5; Lc 6,6-11.

Ambrosiano. 1Pt 3,1-7; Sal 23; Lc 17,1-3a.