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Pelagia. Il suo martirio un inno al valore sacro del corpo

Matteo Liut giovedì 8 ottobre 2015
Nella visione cristiana il corpo è parte integrale dell'identità personale di ogni essere umano e per questo esso gode di una sacralità propria. Questo importante messaggio, oggi spesso dimenticato, è implicitamente contenuto nella storia di santa Pelagia, giovane martire di Antiochia. Durante la feroce persecuzione scatenata da Diocleziano i cristiani erano vittime delle violenze più cruente. Quando i soldati si presentarono alla porta della casa di Pelagia, una quindicenne cristiana, lei conosceva il destino che la attendeva, per questo chiese il permesso di cambiarsi d'abito. Ottenuto il permesso, si recò al piano superiore e si gettò dalla finestra morendo: non voleva che il suo corpo venisse straziato con le torture. Contrariamente a quanto appare, quindi, il suo gesto non è un rifiuto della vita ma un'affermazione della sua sacralità.Altri santi. Sant'Ugo Canefri da Genova, religioso (1168-1223); san Felice di Como, vescovo (IV sec.).Letture. Ml 3,13-20; Sal 1; Lc 11,5-13.Ambrosiano. 1 Tm 3, 1-13; Sal 65; Lc 21,25-33.