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Madonna della Neve. Il sogno di Dio per l’umanità è inaspettato e controcorrente

Matteo Liut sabato 5 agosto 2023
Il Vangelo è il sogno di Dio per l’umanità, è il desiderio di un padre che ama il mondo senza riserve e che si offre a ogni singolo essere umano come neve che scioglie l’arsura dell’esistenza. E la fede è come una nevicata nel cuore dell’estate a Roma: sorprendente, controcorrente, spesso dai frutti inaspettati. Ecco perché celebrando oggi la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, che nella devozione popolare prende il semplice nome di Madonna della Neve, ci viene ricordato che quando l’umanità incontra Dio tutto cambia e tutto può succedere. La Basilica venne edificata da papa Liberio nel IV secolo – e per questo è chiamata anche Liberiana – in seguito a un segno prodigioso: sul monte Esquilino nevicò e il Pontefice fece edificare una chiesa proprio tracciando il perimetro dell’area sulla quale era caduta la neve. La tradizione colloca il miracolo al 5 agosto dell’anno 352 e lo collega a una visione avuta sia da Liberio che da un patrizio romano, Giovanni, che poi finanziò la costruzione: Maria apparve loro chiedendo di costruire l’edificio nel punto che avrebbero trovato ricoperto dal manto bianco. Di fatto si tratta del santuario mariano più antico d’Occidente, custode anche del titolo di «Madre di Dio», solennemente attribuito a Maria nel Concilio di Efeso del 431: una donna che genera al mondo il figlio di Dio, e quindi Dio stesso, è proprio come un manto di neve che ricopre la terra ad agosto. Altri santi. Sant’Emidio, vescovo e martire (279-309); santa Margherita da Cesolo, vedova (1325-1395). Letture. Romano. Lv 25,1.8-17; Sal 66; Mt 14,1-12. Ambrosiano. Nm 22,41-23,10; Sal 97 (98); Gal 3,13-14; Mt 15,21-28. Bizantino. 1Pt 1,1-2,10; Mt 17,24-18,4. t.me/santoavvenire