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Giovanni Battista de’ Rossi. Il santo epilettico, che vinse la malattia piegandosi sulle ferite degli ultimi

Matteo Liut martedì 23 maggio 2023
Se non bastassero le mille storie di vita complesse, segnate dalle stesse difficoltà che tutti noi incontriamo nel nostro percorso esistenziale, a dimostrarci come la santità non sia un’esperienza riservata a perfetti “superuomini” ci sono le vicende come quella di san Giovanni Battista de’ Rossi a farcelo capire. Nella sua condizione di sofferenza dovuta dalla epilessia, questo sacerdote vissuto nel XVIII secolo è salito agli onori degli altari, testimoniando come l’amore e la cura degli ultimi superino qualsiasi limitazione e ferita. Nato a Voltaggio (Genova) nel 1698 in un famiglia nobile ormai decaduta, a 13 anni si spostò a Roma per studio, andando a vivere da uno zio sacerdote, canonico a Santa Maria in Cosmedin e frequentando il liceo dai Gesuiti del Collegio Romano. In quel periodo si manifestarono i primi sintomi della malattia, che non gli impedì di diventare prete nel 1721. Dedicò il suo ministero alla cura degli studenti, dei poveri, dei malati e degli emarginati, dando vita alla Pia Unione dei sacerdoti secolari di Santa Galla. Fondò anche un ospizio per le donne, dedicato a san Luigi Gonzaga, di cui de’ Rossi era particolarmente devoto. Divenne canonico anche lui, ma fu dispensato dall’obbligo del coro per poter continuare a stare in mezzo agli ultimi. Morì il 23 maggio 1764. Altri santi. Santi Martiri di Cappadocia (303); sant’Eutizio di Norcia, monaco (V-VI sec.). Letture. Romano. At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11 Ambrosiano. Ct 5,6b-8; Sal 17 (18); Fil 3,17-4,1; Fil 3,17-4, 1. Bizantino. At 21,26-32; Gv 16,2-13. t.me/santoavvenire